STAGIONE A SINGHIOZZO, LE RIPERCUSSIONI SUL FISICO DEGLI ATLETI: PARLANO ANDREOLI E CAL, PREPARATORE E FISIOTERAPISTA

a cura di Valentina

Alberto Andreoli e Stefano Cal, preparatore atletico e fisioterapista orogranata

 

In casa orogranata, come in tante altre realtà, l’ultimo mese e mezzo è stato costellato di stop e ripartenze di allenamenti e partite: quarantene, isolamenti e di recente il rinvio da parte della Federazione delle prime due gare di ritorno del campionato di serie B stanno rendendo la stagione tutt’altro che lineare e molto complicata da gestire su tanti fronti. A parlarne dal punto di vista della preparazione fisica e delle ripercussioni sui fisici degli atleti sono Alberto Andreoli e Stefano Cal, rispettivamente preparatore atletico e fisioterapista orogranata.

Fino a inizio dicembre la situazione era gestibile, a parte un paio di casi sfortunati di atleti che già erano stati costretti a rimanere in isolamento a lungo – spiega Andreoli - Poi, nelle settimane prima di Natale, periodo nel quale da programma avremmo dovuto iniziare a spingere di più in sala pesi, c’è stata l’impennata dei contagi e di conseguenza l’aumento delle assenze dalla palestra a causa dei vari isolamenti”.

Dicembre e gennaio, nell’economia di una stagione, sono sempre dei mesi importanti per la preparazione: “In questi mesi, qualsiasi sia l'espressione di forza che si lavori, l’importante è farlo con costanza, senza pause, per poter aumentare progressivamente i carichi e vedere in seguito i risultati. Purtroppo, è impossibile farlo con tutti questi stop e quando un atleta torna in palestra dopo giorni e giorni a casa non possiamo di certo fargli aumentare i carichi, ma solo lavorare sul mantenimento e poi ricominciare da capo, per non rischiare guai muscolari”. Come vivono i ragazzi tutto questo? “Quelli che hanno un po’ più di esperienza con i pesi sanno che in questo periodo della stagione solitamente hanno una situazione muscolare migliore e vorrebbero caricare di più, quindi mi trovo a doverli limitare. A tutti i ragazzi va fatto un plauso, non si tirano mai indietro, ma quando ci si allena così, a singhiozzo, non è il caso di rischiare”.

Anche il fisioterapista Stefano Cal dice la sua sulle conseguenze di questo ultimo periodo sul fisico degli atleti: “Sicuramente vedo i ragazzi in sala fisioterapia più spesso del solito. Tanti atleti soffrono queste pause perché hanno bisogno di avere un buon tono muscolare per sopportare i carichi di lavoro degli allenamenti e dopo le prime sedute post rientro lamentano dolori muscolari. È chiaro che quando viene meno il lavoro di prevenzione fatto in sala pesi questi problemi si fanno sentire: è un circolo vizioso. Ecco allora che ci sono più acciacchi, in particolar modo tendiniti - per chi già ne soffre - e altre patologie da sovraccarico”. Ogni sala fisio che si rispetti è anche un po’ un ‘secondo spogliatoio’, dove si possono raccogliere gli umori della squadra: quali sono le sensazioni in questo periodo? “Se dovessi fare un paragone con le altre stagioni vissute con il covid, direi che la prima (nel 2020, quando scoppiò la pandemia, ndr) è stata la peggiore perché di punto in bianco tutto venne bloccato. L’anno scorso si viveva un po’ alla giornata, con tante insicurezze: il campionato era iniziato, questo è vero, ma sembrava sempre che da un momento all’altro tutto si sarebbe bloccato. Nella stagione attuale, nonostante tutte le pause, la sensazione è che in ogni caso il campionato continuerà, quindi in generale il morale è più alto. Incrociamo le dita”.

 

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